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Dieta casalinga: focus sui minerali, sulle vitamine e sulla loro integrazione.


mercoledì 6 giugno 2018


Dieta casalinga: focus sui minerali, sulle vitamine e sulla loro integrazione

Gli animali nutriti con una dieta casalinga necessitano, nella maggioranza dei casi, di integrazione mineral-vitaminica che deve essere però adeguata al tipo di razione formulata.

Il pensiero che cucinare per il proprio animale, seguendo ricette casalinghe, sia la cosa migliore per la salute del proprio animale è uno degli errori più comuni in cui può incorrere un proprietario.

A sottolinearlo è uno studio effettuato dalla Scuola di Medicina Veterinaria della California di Davis, che mostra un quadro allarmante sulla completezza e sul corretto bilanciamento delle diete preparate in casa dai proprietari.  

Lo studio mostra come su 200 ricette analizzate (di cui 129 scritte da veterinari e le altre provenienti da altri fonti, come libri di cucina per cani o ricettari reperiti sul web) solo 9 ricette soddisfino gli standard nutrizionali stabiliti dalle linee guida internazionali e siano in grado di fornire quantità adeguate di tutti i principi nutritivi essenziali, e come l'83% delle diete risulti carente in più di un nutriente fondamentale per il benessere dell'animale.

Inoltre lo studio ha messo in evidenza che la rotazione delle ricette e la somministrazione di ricette diverse per garantire la varietà dei nutrienti, conosciuto come concetto del "balance over time", non aiuti a correggere il problema poiché molte delle ricette presentano le stesse carenze.

È importante però sottolineare che ciò non significa che una dieta commerciale completa sia da preferire a una dieta casalinga, ma che se il proprietario opta per cucinare per l'animale, deve farlo affidandosi ad un medico veterinario, possibilmente esperto in nutrizione che, basandosi sulle sue conoscenze, sulle linee guida internazionali e utilizzando software specifici, sia in grado di preparare diete correttamente bilanciate che preservino e aiutino la salute del paziente. 

Gli squilibri nutrizionali, più comuni e più pericolosi, riguardano in particolar modo i minerali e le vitamine, di cui la maggior parte delle diete casalinghe, composte generalmente da carni o pesce con aggiunta di cereali, verdure e olii, risultano carenti. Ciò non significa che un animale mostrerà delle patologie carenziali nel breve termine: infatti un animale con specifiche carenze di vitamine e minerali, può non mostrare segni clinici evidenti per mesi o addirittura anni, ossia finché il corpo non ha esaurito tutte le riserve, ma i danni che queste carenze possono provocare, spesso, risultano irreparabili.

Qui di seguito riportiamo una tabella con alcuni esempi di patologie a cui un animale può andare incontro in seguito a carenze di minerali e vitamine.

NUTRIENTE
SINTOMI DOVUTE ALLA SUA CARENZA

Calcio
Problemi scheletrici come rachitismo nel cucciolo o osteomalacia nell'adulto

Fosforo
Anoressia, osteoporosi

Potassio
Problemi locomotori

Magnesio
Aritmia cardiaca

Ferro
Anemia, calo difese immunitarie

Rame
Alterazioni a carico della cute, del pelo e dei muscoli

Selenio
Distrofia muscolare

Vitamina A
Disturbi visivi (congiuntivite, ulcere corneali)

Vitamina D
Problemi scheletrici come rachitismo nel cucciolo o osteomalacia nell'adulto

Vitamina E
Distrofia muscolare (anche a carico del muscolo cardiaco), ipofertilità

Vitamina B1
Paralisi, convulsioni

Vitamina B12
Anemia

Vitamina K
Problemi di coagulazione



Attenzione però: non basta semplicemente aggiungere un integratore mineral-vitaminico per scongiurare ogni pericolo. Infatti se l'integratore viene somministrato senza calcolarne il dosaggio corretto in funzione della razione formulata, esso può creare più danni che benefici poiché, se sovradosato, può indurre un eccessivo accumulo di minerali e vitamine con rischi non inferiori alle carenze citate in precedenza.
Particolarmente pericolose risultano le ipervitaminosi di vitamine liposolubili che, a differenza di quelle idrosolubili, tendono ad accumularsi nel corpo, in particolar modo, a livello di tessuto adiposo, reni, fegato ed altri organi.  Un'eccessiva somministrazione di vitamina D, ad esempio, causa calcificazioni a carico di tessuti molli e, negli animali in accrescimento, malformazioni a carico di articolazioni e denti. Un altro esempio è la spondilosi cervicale deformante del gatto in accrescimento dovuta ad una eccessiva somministrazione di vitamina A.

Particolare attenzione va posta ai gatti alimentati con dieta casalinga, poiché essi hanno un elevato rischio di sviluppare una carenza di Taurina, con conseguente sviluppo di due patologie molto gravi: la degenerazione centrale della retina (con cecità irreversibile) e la cardiomiopatia dilatativa.  Il gatto, infatti, a differenza del cane e dell'uomo, non è in grado di sintetizzare questo amminoacido a partire da altri amminoacidi e deve perciò assumerlo con l'alimentazione. La Taurina è presente in abbondanza nei tessuti animali, ma è anche particolarmente termosensibile. Diversi studi hanno dimostrato che il calore distrugge tra il 50% e il 100% di taurina presente in un alimento.  Se questo rischio è scongiurato nei gatti che si nutrono con alimenti commerciali completi poiché in essi la Taurina viene aggiunta dalle aziende mangimistiche, è invece reale e comune nei gatti alimentati con diete casalinghe, soprattutto se cotte, in cui risulta fondamentale integrarla con prodotti creati appositamente.

In conclusione: l'utilizzo di integratori mineral-vitaminici risulta necessario nella maggior parte delle diete casalinghe, purché correttamente dosato, rispettando i quantitativi indicati dalle aziende produttrici o, meglio ancora bilanciato, attraverso l'utilizzo di software specifici e in base alla razione formulata.

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